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04/03/18

Il sale della terra



A volte mi chiedono che alternative ci possano essere al sale perchè, ormai lo dicono tutti, "il sale fa male". 
La mia risposta è che il problema non è il sale, ma la forma in cui questo viene assunto tramite l'alimentazione. 
Il sale è un alimento importantissimo, in passato  era la paga dei soldati romani (da cui ha origine la parola "salario") e non solo perchè è un ottimo conservante, ma anche perchè nella sua forma integrale apporta sali minerali fondamentali, stimola la digestione e alcalinizza il corpo. 
Fortunatamente c'è ancora chi estrae e lavora il sale nella sua forma integra con il metodo tradizionale. Questo prodotto si può trovare in quasi tutti i negozi di prodotti naturali.
Ohsawa a proposito del sale scriveva:
"...il professor Quinton, allora professore alla Sorbona, emise la teoria che tutti gli esseri viventi venivano dal mare. Il suo libro "L'acqua di mare" è molto interessante e la sua teoria è accettata dagli uomini di scienza di tutto il mondo...Egli foggiò il termine "talassoterapia" e raccomandò l'uso del sale. Per questo sono estremamente sorpreso di constatare che la paura del sale, nonostante non sia basata su nessun dato scientifico, domina la moderna medicina. La più importante funzione del nostro corpo si basa su un buon equilibrio tra il sodio e il potassio nel sangue ...Di modo che possiamo chiederci da dove venga questa paura del sale se non da una prolungata superstizione."
La macrobiotica è arrivata alla conclusione che i problemi che la medicina attribuisce al sale sia  causata da due fattori:
- Un eccessiva assunzione di sodio nell'alimentazione dovuta sia all'abuso di sale di cattiva qualità (molto diverso dal sale integrale e molto più ricco di sodio),ma soprattutto associato grande quantità di prodotti animali consumati nella dieta che sono particolarmente ricchi di sodio.
- L'associazione di questo eccesso di sodio con l'eccesso di grassi saturi assunti con i prodotti animali che contribuiscono a creare rigidità e indurimenti in diverse zone del corpo.
Quindi l'affermazione riguardo la pericolosità del sale è un'affermazione vera a metà: chi mangia o ha mangiato per molto tempo una gran quantità di cibi animali deve sicuramente stare attento al sale, ma la cosa in assoluto migliore per questa persona non è eliminare completamente il sale, ma togliere o ridurre di molto dalla sua alimentazione i prodotti animali (in particolare carni,insaccati e formaggi) il cui mix sodio/grassi saturi possono portare a diversi tipi di problemi.
Al contrario, per chi adotta una dieta vegana o vegetariana da molto tempo il sale è fondamentale in quanto l'alimentazione vegetale è ricca di potassio, ma molto scarsa di sodio.
Una cosa su cui la macrobiotica pone particolare attenzione è quella di usare il sale in cottura e in una forma più solubile possibile abbinandolo sempre a dei grassi di buona qualità come gli olii  spremuti a freddo. Questo perchè il sodio, legandosi alle molecole dell'olio riesce a essere immagazzinato meglio dalle cellule dell'organismo.
Questo binomio tra grassi o succhi aciduli (yin) e sale (yang) è presente in tutti i condimenti salati nati in giappone che poi la macrobiotica ha rilanciato: dalla salsa di soja, al miso, al gomasio fino ad arrivare alle umeboshi. 
Il sale assunto in questo modo è tutt'altro che pericoloso ed è anzi un valido alcalinizzante e un aiuto digestivo. 
Bisogna inoltre dire che il sale se non è abbinato a un consumo di grassi animali difficilmente rappresenta un pericolo per il sistema circolatorio.
Quindi smettiamola di temere l'uso del sale e cominciamo a comprendere come tutto vada visto in una logica più ampia che tenga conto della storia alimentare dell'individuo, della sua condizione e della sua costituzione fisica.
E chissà cosa voleva dire Gesù quando disse che noi siamo il sale della terra...


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