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24/04/18

Dolci e prodotti da forno...Perchè li amiamo così tanto?


Spesso non riusciamo a capire bene perchè abbiamo così tanta voglia di un cibo piuttosto che di un altro, tendiamo ad attribuire la nostra scelta come dovuta al caso, invece queste dinamiche riescono ad essere ben spiegate e comprese utilizzando un approccio al cibo che si basi sull'aspetto energetico oltre che a quello biochimico.
Un caso abbastanza evidente è la voglia di dolce o di prodotti da forno dolci/salati, spesso accompagnati da fame eccessiva.
E lo ammetto, se pur con il tempo il desidero di dolce si è attenuato molto (anche per il merito di aver abbandonato lo zucchero dalla mia vita con tutte le conseguenze che ne comporta) ,la voglia di prodotti da forno resta il mio punto debole...li adoro e non vorrei mai farne a meno.

Quindi oggi ci concentreremo su queste 2 dipendenze: quella dal dolce, e quella dai prodotti da forno.
Quello che avviene nel momento in cui queste voglie si manifestano è un processo che a livello biochimico apparentemente è uguale in entrambi i casi  e consiste nell'ipersecrezione di insulina da parte del pancreas che è costretto ad un super-lavoro. Questa gran quantità di insulina abbassa eccessivamente e molto rapidamente il livello di zuccheri nel sangue creando una condizione più o meno prolungata di ipoglicemia i cui sintomi si manifestano proprio come fame eccessiva e mancanza di lucidità mentale e stanchezza. Se poi ,quando mangiamo, torniamo a ingurgitare prodotti che portano ad alzare eccessivamente l'indice glicemico, come risposta avremo di nuovo un'ipersecrezione di insulina e il giochetto si ripete e diamo vita a un circolo vizioso che non finisce più e che porta, andando avanti col tempo, a stressare e indebolire il pancreas fino a, in casi estremi, compromettere la sua capacità di produrre insulina.
E se, come dicevo,  il meccanismo di voglia di dolce o di prodotti da forno sembra identico (sono entrambi due cibi che alzano velocemente la glicemia) , se invece lo si osserva usando il principio orientale yin/yang (se vuoi capire in generale cos'è e come si applica al cibo il principio yin/yang puoi leggere l'articolo che ho scritto qui) si può osservare che le cause che le scatenano sono in realtà abbastanza diverse.
Nel caso ci sia voglia di dolce o del forte desiderio di alcolici si tratta del desiderio di un cibo molto yin, un cibo che serve a rilassare:la causa di questa voglia è quindi probabilmente la conseguenza di una condizione di eccessiva tensione e contrazione del pancreas causata da un eccesso di alimenti o stimoli yang (stress, cibi eccessivamente salati, secchi asciutti e compatti come formaggi duri, salumi, carne di pollo e tacchino e prodotti da forno). Il desiderio di alcolici, in particolare, è quasi sempre collegato a un'alimentazione ricca di cibi animali.
Nel caso invece delle voglie di prodotti da forno si tratta invece del desiderio di un cibo yang:non  è un caso che spesso desideriamo quelli più secchi e duri (taralli, grissini, biscotti). La causa in questo caso è una condizione eccessivamente yin in cui il corpo è indebolito da eccessi di alcuni alimenti come cioccolato, caffè, zucchero e altri alimenti o frutta di origine tropicale.
Quindi per la macrobiotica esistono 2 tipi di ipoglicemie: una causata dall'eccesso di yin e l'altra da un eccesso di yang e spesso, nell'alimentazione moderna che è composta di eccessi di alimenti sia di un tipo che di un altro, una voglia richiama l'altra come un cane che si morde la coda.
Il primo modo per ridurre questi stati di debolezza è sicuramente sostituire e ridurre il più possibile o togliere del tutto quegli alimenti che hanno caratteristiche estreme (zucchero, alcolici, caffè, cioccolato, formaggi, uova, salumi e carne, e alcuni tipi di pesce come quelli a carne rossa e quelli conservati sotto sale) e iniziare un'alimentazione maggiormente equilibrata che sia basata principalmente su cereali integrali, verdure, legumi e frutta di stagione (delle semplici indicazioni su cosa potresti mangiare le puoi trovare in questo articolo qui).

Gli stufati di zucca carote e cipolle
 aiutano a
ridurre la voglia di dolce
Altra cosa importante è muoversi in maniera furba e quando arriva la voglia di dolce o di prodotti da
forno, bisogna farsi trovare preparati: degli ottimi alimenti che si possono mangiare per attenuare un pò queste voglie sono la frutta cotta e le verdure dolci stufate o cotte a lungo, in particolare zucca, cipolle e carote, anche in grande quantità.
Con questi accorgimenti, nonostante richiedano un pò di fatica  iniziale, una persona può cominciare a sperimentare su di sè quanto il cibo possa influenzare notevolmente propria la vitalità, lucidità e gli stati d'animo.
Con questo sto dicendo che una persona debba eliminare dalla sua vita i prodotti da forno e i dolci?Assolutamente no, non è questo il punto.
I dolci da forno così come il pane e la pizza, sono buoni e non dobbiamo rinunciarci (tranne che magari per un periodo in cui bisogna sistemare dei problemi legati all'abuso di questo tipo di prodotti), basta solo farne un uso equilibrato e bisogna saperli preparare bene cioè senza uova e burro e utilizzando farine di qualità, dolcificanti naturali una buona lievitazione, altrimenti creano accumuli, muco, pesantezza e possono essere anche causa di problemi alla pelle e all'intestino.
Poi si possono fare molte alternative diverse dai classici prodotti da forno come i dolci o  il pane cotti al vapore, i dolci al cucchiaio, i budini o i dolci fatti senza farina usando i cereali in chicco usando sempre zero derivati animali e dolcificanti naturali.
Tornando ai prodotti da forno, saper scegliere una farina di qualità è fondamentale. Più una farina è raffinata e macinata fine, più alzerà la glicemia e più creerà una colla nell'intestino.
Meglio scegliere quindi farine semilavorate (come la tipo 1 o la tipo 2) o integrali, macinate a pietra, il più possibile fresche: la fibra dei cereali, oltre ad avere importanti vitamine e sali minerali, rallenta la digestione degli amidi abbassando l'indice glicemico e attiva la peristalsi intestinale.
Ogni tanto è bene  imparare fare prodotti da forno con le farine di cereali senza glutine come farina di riso, saraceno, miglio o mais che hanno un'indice glicemico più basso.
Il malto somiglia al miele, ma ha una composizione
zuccherina più equilibrata
Come dolcificanti io consiglio di scegliere il malto di riso o di mais e la frutta secca. Il malto  è un alimento che ha un buon equilibrio tra zuccheri semplici, carboidrati complessi e sali minerali e conferisce una dolcezza equilibrata al dolce.
Poi ci può stare che se volete fare un dessert particolarmente dolce ricorriate  allo sciroppo di riso, lo sciroppo d'acero, il miele o un pò di zucchero di canna integrale  ma vi consiglio di farlo raramente, come eccezione.
Ciò che dovete sicuramente fare è bandire lo zucchero bianco o di canna che sia e tutti i dolcificanti di sintesi come aspartame, o pseudo naturali come la stevia, ecc...


Pasta madre
appena rinfrescata
Anche una lievitazione prolungata permette una buona scomposizione degli amidi complessi in composti più digeribili che spesso conferiscono aromi e sapori particolari, in particolare al pane e alle focacce. Tra le varie forme di lievitazione la migliore è sicuramente quella con la pasta madre perchè coinvolge un numero molto vasto di lieviti e microorganismi che contribuiscono a una pre-digestione degli amidi e alla neutralizzazione di alcune sostanze anti-nutrienti come l'acido fitico che è presente nella crusca delle farine integrali. In alternativa è ottima anche la lievitazione usando un pre-impasto a base di farina, acqua e poco lievito di birra chiamato biga che di solito viene preparato la sera prima del giorno in cui si impasta, garantendo una pre-lievitazione di almeno 10-12 ore. Per i dolci che richiedono una lievitazione più rapida, un buon compromesso può essere l'impiego di sostanze lievitanti come il cremor-tartaro e il bicarbonato che si trovano già mischiati in bustine in molti negozi di          prodotti naturali.
Insomma mi sembra di avervi detto tutto quello che serve per acquisire un pò di consapevolezza in più quando non sapete come gestire gli attacchi di fame!
Poi sul blog trovate qualche ricettina che potete prendere come riferimento!

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