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22/03/18

Il gomasio, il "must" della macrobiotica

Ciao a tutti oggi vi voglio parlare di un condimento che se vi interessate di macrobiotica o di alimentazione naturale non potete non conoscere: il gomasio!
Il nome deriva dall'unione di due vocaboli giapponesi: goma (sesamo) e shio (sale) e si prepara macinando dei semi di sesamo con del sale marino integrale.
E' un alimento molto apprezzato per il suo buon sapore e per il buon odore che lascia nella vostra cucina quando iniziate a tostare i semi e a macinarli. E' un'ottimo sostituto del sale, valorizza il sapore dei cereali e può anche essere un'alternativa senza glutine a un'impanatura o a una gratinatura che solitamente viene fatta con il pangrattato. 
Molte persone insomma conoscono il gomasio per quello che è: un buon condimento. Però c'è molto di più. Infatti l'origine di questo alimento tradizionale che Ohsawa ha riscoperto si perde nel passato antico della cultura nipponica e rappresenta una delle tante applicazioni del principio Yin-Yang che ai tempi era parte integrante e fondante della cultura giapponese (se ancora non sapete cosa sia il principio Yin - Yang e volete saperne qualcosa in più potete leggere il mio articolo a riguardo cliccando qui).
Lo yin dell'olio di sesamo presente nei semi (il procedimento yang della tostatura è fatto per equilibrare le qualità eccessivamente yin dell'olio a crudo) si lega al sale (che sappiamo essere molto yang) e ne migliora la sua assorbimento da parte dell'organismo (spiego bene questo concetto in un articolo sul sale che puoi leggere qui)
In macrobiotica è considerato un alimento terapeutico:ha una funzione alcalinizzante per lo stomaco e aiuta a ripulire l'intestino.
La preparazione può avere diverse varianti e proporzioni, ma rimane comunque molto semplice da fare. Io la trovo molto rilassante e molto zen.

Fate scaldare una grossa padella con un fondo piuttosto spesso a fiamma sostenuta, dopo un minuto aggiungete i semi di sesamo continuando a mescolarli con un cucchiaio di legno per fare in modo che si tostino in maniera uniforme. Se i semi sono già ben puliti senza pietruzze o sassolini potete aggiungerli senza lavarli altrimenti li laverete immergendoli in una marmitta piena d'acqua mescolando filtrandoli poi con un colino. In quest'ultimo caso la tostatura richiederà un pò più di tempo. 
Vi accorgerete che i semi sono pronti per essere tolti dalla fiamma quando qualcuno di questi comincerà a scoppiettare e inizierete a sentire per la casa un buon odore di tostato. A questo punto provate a prendere qualche seme e a schiacciarlo con le dita: se si sfarinano facilmente vuol dire che sono pronti (attenzione a non bruciare i semi! Non devono diventare scuri e non devono prendere un sapore amaro!).
Trasferite i semi in una marmitta.
Prima di iniziare a macinare mettete un pò di sale nella padella ancora calda in cui avete tostato il sesamo senza accendere la fiamma e lasciatelo per 5 minuti. Questa breve tostatura del sale contribuisce a renderlo più facile da macinare.
I semi di sesamo mentre vengono tostati devono avere sempre un bel
colore dorato .

Per la macinazione ci serviamo di in un mortaio giapponese ,chiamato suribachi, che ha la caratteristica di presentare delle zigrinature sulla sua superficie che permettono la macinazione uniforme del sesamo utilizzando il minimo sforzo. Infatti, vi basterà girare il pestello di legno (chiamato surikogi) in maniera circolare facendo una minima pressione. 
I semi vengono trasferiti nel suribachi e iniziano a essere
macinati.
La proporzione tra il sesamo e il sale che metterete a macinare varia a seconda delle scuole di pensiero e del gusto personale. Ohsawa consigliava di prepararlo mettendo 1 cucchiaio di sale per 7 cucchiai di sesamo, io personalmente uso una proporzione più blanda di circa 1:15 o 1:20,  so che alcuni usano addirittura una proporzione 1:30. Provate voi a vedere ciò che è meglio per voi, personalmente ritengo che da 1:7 a 1:20 il gomasio abbia un azione efficace sull'organismo, ma andando oltre risulti troppo "diluito".
Iniziate quindi a mettere il sesamo e a macinare grossolanamente e dopo un minuto aggiungete il sale e continuate a macinare fino a che non ottenete un composto in cui almeno l'80% dei semi risultano sfarinati.
Conservate il gomasio in un contenitore ermetico e consumatelo entro 1 settimana.

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